Bologna, 19 marzo 2011 – Si è conclusa la quinta edizione del Premio «Marco Biagi – Il Resto del Carlinio per la solidarietà sociale 2011», nel nono anniversario dell’uccisione del giuslavorista bolognese.

La commemorazione ufficiale è stata tenuta, con un racconto familiare e intimo, dal Professor Yasuo Suwa Docente alla Scuola di Scienze Politiche dell’Università Hosei di Tokyo, amico di Marco Biagi: “Sono veramente onorato di essere qui, oggi, al Premio dedicato all’amico Marco Biagi, un’amicizia che è iniziata in una sala di lettura dell’Istituto Giuridico dell’Università di Pisa nel 1975 e che è durata per sempre. Marco più che un amico è stato un maestro, della sua amicizia ho tratto tanti insegnamenti preziosi. Mi ha insegnato che non si può odiare qualcosa senza nessun motivo particolare. Marco amava il suo lavoro enormemente. Ringrazio Marco e Marina immensamente: senza Marco la mia vita sarebbe stata meno sostanziosa, dialogo sempre con Marco nel mio cuore”.

Il Ministro dell’Interno Roberto Maroni, Ministro del Lavoro all’epoca dell’assassinio di Biagi, ha proseguito ricordando che “quest’anno l’anniversario dell’assassinio di Marco Biagi è anche l’anniversario della pubblicazione del ‘Libro Bianco sul mercato del lavoro’, curato da Maurizio Sacconi e da Marco Biagi. Quel Libro Bianco, la cui attualità è ancora oggi sorprendente, ha costituito la prima occasione per me di conoscere Marco Biagi, le sue idee, la sua opera, la sua voglia di operare per cambiare la società italiana. La lezione di Marco Biagi e le sue scelte innovative nelle politiche del lavoro rimangono oggi un punto importante da cui partire. Era sostenitore di un federalismo che valorizzasse la potestà legislativa, poichè il territorio rappresentava una dimensione importante per la creazione di posti di lavoro. Oltre ad essere un giuslavorista, Marco Biagi era un uomo delle relazioni industriali. Anche in questo caso prevaleva in lui la visione pragmatica e non ideologica. Marco Biagi aveva la capacità di rimettersi continuamente in gioco e di cercare sempre nuove strade per risolvere i problemi e per identificare nuove soluzioni. Il suo principale insegnamento nel periodo della nostra collaborazione è stato: delle riforme non si deve aver paura perchè esse ci fanno solo avanzare verso una società più ricca, più giusta, più dinamica”.

Il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha voluto sottolineare al canto suo che “questo Premio è un appuntamento fondamentale per il ricordo di Marco Biagi e delle sue idee. Dedicato alle attività generose, ci avvicina alla filosofia di Marco perchè, da uomo profondamente religioso, rivolgeva sempre un pensiero a quello che viene considerato oggi il «terzo settore» della società. Quello che noi vorremmo fare è completare lo statuto del lavoro, così come abbozzato da Marco e realizzare il suo sogno. Marco credeva davvero in un’antropologia positiva. Per lui importante erano la cooperazione, la condivisione, trasferire l’utile dell’impresa ai salari dei lavoratori. Marco continua certamente a vivere negli scritti che ci ha lasciato, ma soprattutto nel sindacato del lavoro, ideato con scopo di generare salari e occupazione, questo era il credo di Marco Biagi. Abbiamo bisogno che Marco viva ancora, che ci accompagni nel cammino di uno sviluppo industriale”.

 

I VINCITORI DELLA QUINTA EDIZIONE

Tre onlus si dividono, ex equo, il premio intitolato a Marco Biagi istituito nel 2007 da “Il Resto del Carlino”. Sono l’associazione di volontariato ‘Arcobaleno’ di Ravenna, la cooperativa onlus ‘Cim’ di Bologna e l’associazione onlus ‘Da noi a te’ di Modena. A ciascuna va un assegno da 10mila euro. Oltre alle tre onlus vincitrici del primo premio, “Il Resto del Carlino” ha premiato anche con un riconoscimento da 5mila euro la cooperativa sociale La Zerla di Mirandola, Linea Rosa Onlus di Ravenna e Sav di Bologna. Dodici le associazioni che hanno ricevuto la menzione speciale un assegno da 1.500 euro. Dopo essere stato allargato alle province di Modena e Ravenna, il prossimo anno, in occasione del decimo anniversario dell’assassinio di Marco Biagi, il premio avra’ carattere regionale e sara’ aperto a tutte le province.

 

LA GIORNATA SI CHIUDE CON LA BICICLETTATA PER RICORDARE MARCO

”La poesia raduna i ricordi, accompagna il dolore”. Sono i versi dedicati a Marco Biagi dall’amico Carlo Franzina, che hanno ricapitolato la giornata del nono anniversario della morte del professore a Bologna. Poesie e canzoni, al termine della ormai tradizionale staffetta in bici, che ha ripercorso alla stessa ora la medesima strada, dalla stazione ferroviaria, che fece il giuslavorista il 19 marzo del 2002, prima di essere assassinato sotto casa dalle nuove Brigate rosse, in via Valdonica, nel ghetto ebraico.

In corteo, con una settantina di ciclisti, anche Lorenzo Biagi, figlio del professore, che nella piazzetta intitolata al padre ha raggiunto la sorella del giuslavorista. Oltre ai versi, sono stati citati anche i messaggi, giunti agli organizzatori, dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e dal capo della Polizia, Antonio Manganelli. Alle 20.07, orario dell’attentato, le circa duecento persone in piazza si sono raccolte in un minuto di silenzio. Una ragazza con una bicicletta si e’ avvicinata alla porta di casa Biagi. Li’ ha posto due mazzi di fiori.